Luca Raffaelli

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Luca Raffaelli nel 2012

Luca Raffaelli (Roma, 6 giugno 1959) è un giornalista, saggista e sceneggiatore italiano esperto di fumetti e animazione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato a scrivere nel 1976 sulle pagine de Il fumetto, rivista dell’Anaf. Dopo aver fondato la rivista di critica L'urlo, ha cominciato a collaborare sulle pagine di Paese Sera nel 1980, assumendo poi il ruolo di redattore capo dell’edizione italiana di Métal Hurlant. Nel 1981 ha diretto due servizi sul fumetto per La parola e l'immagine, programma culturale di Rai 3: il primo con la prima intervista tv ad Andrea Pazienza e Filippo Scozzari, il secondo sulla crisi delle riviste con interviste a Oreste Del Buono, Luigi Bernardi, Milo Manara e tanti altri. Sempre per la televisione ha lavorato come regista, conduttore e autore (Mattina 2, Tele+bambini, Go-cart).[1]

Dal 1994 cura la rubrica Nuvolette su Lanciostory e da diversi anni scrive di animazione e fumetti su La Repubblica e Il Venerdì di Repubblica. Per Repubblica ha anche curato e scritto tutte le introduzioni della collana de I classici del fumetto, I classici del fumetto serie oro, L'enciclopedia delle strisce, Graphic-novel, la collezione storica a colori di Tex, Zagor, Dylan Dog, Martyn Mystère, e poi delle collezioni dedicate a Andrea Pazienza, Guido Crepax e Hugo Pratt. Nel 1994 ha pubblicato il saggio Le anime disegnate. Il pensiero nei cartoon da Disney ai giapponesi, ristampato nel 2018, in versione riveduta e aggiornata, da Tunué.

È stato vicedirettore del Salone di Lucca nel 1986[2]. È stato il direttore artistico di Castelli Animati,[3] il festival internazionale del cinema d'animazione di Genzano, nonché di Romics, il festival del fumetto e dell'animazione di Roma. È stato curatore di varie mostre (tra cui "Gulp! Goal! Ciak!", la mostra su cinema e fumetto al Museo del Cinema di Torino e su calcio e fumetto allo Juventus Museum, "Altan. Pimpa, Cipputi e altri pensatori", al Maxxi di Roma, insieme ad Anne Palopoli).

Come sceneggiatore, tra gli altri lavori, ha collaborato nel 2002 con Giulio Cingoli e Dario Fo al lungometraggio animato Johan Padan a la descoverta de le Americhe, e nel 2003 al primo film d'animazione italiano in 3D, L'apetta Giulia e la signora Vita.[4]

Nel 1997 ha pubblicato "Il fumetto" (Il Saggiatore - Flammarion), in cui passa in rassegna i diversi formati in cui si propone la nona arte, tracciandone la storia centenaria, e nel 2009 "Tratti e ritratti, i grandi personaggi del fumetto da Alan Ford a Zagor" con minimum fax,[5] in cui raccoglie, ampiamente rivedute, 78 introduzioni ai volumi delle collane I classici del fumetto e I classici del fumetto serie oro. Ha inoltre scritto libri per bambini e ragazzi (Un fantasma in cucina, Gianga e Perepè e Enrichetto Cosimo alla ricerca del manga mangante, che nel 2020 diventa un romanzo a fumetti dal titolo Ciao mamma, vado in Giappone!).[2]

Nel 2021 ha scritto insieme a Valerio Bindi il saggio "Che cos'è un fumetto", pubblicato da Carocci e con Mincione edizioni Lo spazio dentro, il suo primo romanzo destinato a un pubblico adulto.

Nel luglio 2022 è entrato nel Guinness dei primati come "longest serving magazine columnist" per i 28 anni e 155 giorni di pubblicazione della rubrica "Nuvolette" sul settimanale Lanciostory.[6]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Intervista a Luca Raffaelli su Amnesiavivace.it Archiviato il 29 ottobre 2007 in Internet Archive..
  2. ^ a b IMMAGINE - Centro Studi Iconografici
  3. ^ Castellianimati.com.
  4. ^ Yahoo movies Archiviato il 18 luglio 2008 in Internet Archive..
  5. ^ Copia archiviata, su minimumfax.com. URL consultato l'8 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2010)..
  6. ^ Guinness dei primati: "Nuvolette" di Luca Raffaelli è la rubrica più longeva della storia, su la Repubblica. URL consultato il 28 settembre 2022.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90309817 · ISNI (EN0000 0000 7891 4364 · SBN REAV094013 · LCCN (ENno00023506 · GND (DE1081920777 · BNE (ESXX1432289 (data) · BNF (FRcb12542721h (data) · CONOR.SI (SL102409827 · WorldCat Identities (ENlccn-no00023506